Confidence. Non esiste mantra ripetuto come fosse una poesia di Natale, combinato disposto di specchio, luci e crema anticellulite o serie ininterrotta di squat che possa funzionare meglio su di noi, sulla percezione che noi stesse abbiamo del nostro corpo e sugli altri della – confidence. Sentirsi bene nella propria pelle, anche quella nuda. A proprio agio prima di tutto ai nostri occhi e poi a quelli del nostro interlocutore. Sicure di noi. Di ciò che siamo, di ciò che vogliamo – perché avere un obiettivo, una visione, un traguardo da raggiungere è essenziale – sicure di ciò che possiamo fare. Anche e soprattutto dei nostri limiti perché la bellezza è tanto più autentica quanto lo è la consapevolezza dei nostri punti deboli. Delle nostre crepe. Dei nostri difetti. Non siamo modelle, attrici, prototipi perfetti di una bellezza lontana anni luce dalla normalità in cui è intrisa la nostra vita ma siamo vere. E nonostante certe mattine l’unica cosa che vorremmo è svegliarci con lo stacco coscia della Iza e la piega perfettamente disordinata di Alexa Chung quella verità è ciò che di più prezioso abbiamo. Ed è ciò in cui dobbiamo credere perché l’immagine di noi riflessa in uno specchio ...
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