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Channel: alessandra airò – Little Snob Thing
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ESSERE PARMA (OLTRE L’ESSENZA)

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Essere Parma. Perché in un profumo c’ è la storia del luogo da cui trae le sue origini, l’eleganza della città che gli ha dato i natali, la cultura dell’arte da cui ha tratto ispirazione. Essere Parma. Nelle visione di Giovanni Gastel che firma con la sua delicatezza le immagini del libro che racchiudono la celebrazione di questa città, e di questa fragranza, in un continuo alternarsi dipassato e presente, di ciò che è stato e di ciò che ora è. Nella parole pensate e pesate di Antonella Boralevi che cerca di dare una forma a questa magnificenza: discreta eppure solida, sobria eppure sontusa. Perché il lusso è – forse – la capacità di conciliare in maniera magistrale (e silente) tra di loro gli antipodi. Essere Parma. Da quel lontano 1916 quando su commissione di Carlo Magnani, erede di un’aristocratica famiglia parmense e nipote dello scenografo prediletto da Verdi, in un piccolo laboratorio di essenze prese vita una fragranza insolita per quegli anni. Moderna e fresca negli accordi: una Colonia in grado di racchiudere al suo interno una visione e un’intuizione che negli anni si sarebbero rivelate qualcosa di più. Un’icona. Una firma. Un simbolo di quel gusto e di quello stile rimasto immutato. Essere Parma. La città. La Colonia. L’essenza di ciò ...

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DEL POTERE DELLA NATURA (E DELL’OLIO DI ARGAN)

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Dicono che ogni cosa che si possa immaginare sia già stata creata in natura. E a guardare il sole che tramonta colorando di rosa e di bianco e di arancio e di azzurro il cielo di quest’angolo di Marocco a ridosso della costa penso che davvero sia così. Che davvero il tutto sia lì nella natura. E che sia lì – esattamente tra il cielo e il mare e la terra e le mani che lavorano – che forse si dovrebbe tornare a cercare per ritrovare ciò che stato e anche ciò che sarà. Finisce così sguardo fisso a contemplare apparentemente il nulla la mia due giorni alla scoperta di Agadir, dell’odore delle spezie del suk dove perdersi alla ricerca di un paio di babbucce argento, del frastuono di quel traffico privo di un ordine dove trova spazio ogni tipo di mezzo motrice, del sapore del thè alla menta servito infischiandosene dell’etichetta inglese a qualunque ora del giorno e della notte. Finisce così la mia due giorni alla scoperta delle piantagioni di Argan selvatiche qui diffuse a perdita d’occhio e delle donne berbere che vi lavorano – quelle coraggiose riunite in cooperative che si impegnano in produzioni solidali e che ...

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BE STRONG, BE BEAUTIFUL, BE TRIUMPH

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Confidence. Non esiste mantra ripetuto come fosse una poesia di Natale, combinato disposto di specchio, luci e crema anticellulite o serie ininterrotta di squat che possa funzionare meglio su di noi, sulla percezione che noi stesse abbiamo del nostro corpo e sugli altri della – confidence. Sentirsi bene nella propria pelle, anche quella nuda. A proprio agio prima di tutto ai nostri occhi e poi a quelli del nostro interlocutore. Sicure di noi. Di ciò che siamo, di ciò che vogliamo – perché avere un obiettivo, una visione, un traguardo da raggiungere è essenziale – sicure di ciò che possiamo fare. Anche e soprattutto dei nostri limiti perché la bellezza è tanto più autentica quanto lo è la consapevolezza dei nostri punti deboli. Delle nostre crepe. Dei nostri difetti. Non siamo modelle, attrici, prototipi perfetti di una bellezza lontana anni luce dalla normalità in cui è intrisa la nostra vita ma siamo vere. E nonostante certe mattine l’unica cosa che vorremmo è svegliarci con lo stacco coscia della Iza e la piega perfettamente disordinata di Alexa Chung quella verità è ciò che di più prezioso abbiamo. Ed è ciò in cui dobbiamo credere perché l’immagine di noi riflessa in uno specchio ...

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L’AMORE E’ CONNESSIONE (O #SMARTLIFE)

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  Connessi. E’ questo che siamo. Gli uni con gli altri in maniera viscerale. Dalle nostre azioni, dai nostri silenzi, dal nostro immobilismo, dalle nostre parole. Dai desideri che muovono le nostre giornate, dai valori in cui crediamo e in cui riponiamo la nostra fiducia, dagli obiettivi che con più o meno volontà perseguiamo. Siamo gli uni indissolubilmente collegati agli altri, da una moltitudine di fili – sottili, colorati e ingarbugliati. E forse non ce ne accorgiamo e forse ci risulta più facile oltre che più comodo dimenticarlo e probabilmente distratti come siamo a quei fili in cui inciampiamo continuamente preferiamo non prestare troppa attenzione certi che – siamo isole libere in questo mare. Eppure sono quelli stessi fili – sottili, colorati ed ingarbugliati – che ci consentono di rimanere a galla e di non annegare. Che ci ricordano certi giorni l’origine della nostra volontà. Quelli stessi fili che danno vita all’arcipelago in cui fluttiamo – isole certo, ma mai troppo distanti l’una d’altra perché soli perderemmo il senso di ciò che siamo. La magia – di un amore quando nasce o di un’amicizia o di un destino – mi piace pensare sia racchiusa in quella matassa di fili. E ...

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COS D’INVERNO, DI NATALE E MARLON BRANDO (SEMPRE LUI)

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COS, ovvero considerazioni in ordine molto sparso in un lunedì di inizio dicembre in bilico tra l’alba e il tramonto. O meglio non so che ore sono e potrebbero essere le tre e mezza del pomeriggio o le nove meno dieci di sera. Ho una fame che mi mangerei anche i comodini in truciolato dell’Ikea. E invece devo ancora smaltire le diciotto portate in quarantasei minuti del week-end sul lago d’Orta da quel gran figo di mister Cannavacciulo. Mancano diciasette giorni a Natale e sia ben chiaro io il Natale lo adoro e anche tanto – un po’ meno le lucine blu sui balconi e le macchine in quarta fila davanti alla Feltrinelli e le pile di cotechino al supermercato – ma saranno i diciotto gradi di Roma, saranno le infinite cose da fare, sarà che ancora non ho mangiato una sola fetta di pandoro mi sembra lontano ma talmente lontano che piuttosto che mettermi a fare l’albero pelo patate. Mi sistemo le sopracciglia e passo dalla tintoria a ritirare il vestito lungo color cipria. Marlon Brando: come lui nessuno mai. Hello di Adele non mi piace. E non mi fa manco piangere. E poi ho scoperto che ha venticinque ...

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LITTLE CHRISTMAS BOOK

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Sono fermamente convinta che regalare un libro sia un’ottima idea. Non originale, avanguardistica, innovativa. No. Nulla di tutto quello che in queste settimane si può trovare nelle infinite – guide ai regali perfetti – per il Natale perfetto per persone che però perfette non lo sono. Semplicemente un’ottima idea. Una delle migliori che si possa avere perché in qualche maniera regalando un libro regaliamo qualcosa di noi – può essere qualcosa che abbiamo amato, qualcosa che abbiamo perso, dimenticato e forse ritrovato in quelle pagine, qualcosa che ci ha fatto ricordare, ridere, riflettere. Regalando un libro regaliamo del tempo: è come se volessimo dire alla persona che abbiamo davanti di fermarsi. Le regaliamo una porzione di spazio con dentro storie e silenzio. Ed ecco allora, una lista dei libri che ho amato. Che ho sul comodino. Che rileggo, ciclicamente. Che ho sottolineato con una matita. E che sia Natale, un giorno qualunque o una cena infrasettimanale tra amiche di quelle in cui – non portare niente che siamo tutte a dieta – loro vanno bene. Perché c’è sempre lo spazio per una storia nuova e per un’ora di silenzio. OPEN perché è in assoluto uno dei libri più belli che ...

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PORTATEMI A SOGNARE. PORTATEMI A NY

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 – Per ciascuno, per chiunque, un mito diverso, la testa di un idolo con occhi di semaforo che ammiccano un tenero verde, un cinico rosso. Questa isola, galleggiante su acqua di fiume come un iceberg di diamante, chiamatela New York, chiamatela come vi pare: il nome non importa poiché, arrivando dalla maggiore realtà dell’altrove, uno va alla ricerca soltanto di una città, di un posto dove nascondersi, dove smarrire o scoprire se stesso, per fabbricare un sogno all’interno del quale dimostrare che, dopo tutto, non sei il brutto anatroccolo, ma un essere meraviglioso e degno di essere amato – Truman Capote Qualche settimana fa KLM Royal Dutch Airlines, una delle principali compagnie aeree in Europa, mi ha proposto di partecipare alla loro campagna promozionale Dream Offers. Poiché il tema è l’ esplorazione di meravigliose mete, KLM mi ha chiesto di scegliere dove volessi andare. Si ­ come quei bambini al luna park che si trovano, naso all’insù, a doversi confrontare con le domande della vita davanti a “Di che colore lo vuoi il palloncino?” ­ solo che nel mio caso l’indecisione aveva a che fare con una delle possibili mete della Dream Offers:  città che non conosco come San Francisco, spiagge dal mare cristallino come quelle di ...

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CHE MARE, MUSICA E BOCCOLI SIANO – KERASTASE CURL IDEAL

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Non sono liscia. Ma questo credo di avervelo già detto. E sebbene a volte nonostante i trent’anni passati faccia ancora finta che non sia così a me i miei capelli un po’ boccolosi, un po’ ondulati, un po’ che sanno del mare a fine giornata che ti si appiccica addosso, di certe canzoni ballate a piedi nudi e di mattine pigre trascorse a letto a leggere senza prestare troppa attenzione all’ordine delle cose piacciono. Quelli stessi capelli che con il tempo ho imparato a coccolare, accudire, sentire miei. Che ho imparato a conoscere perché i ricci hanno bisogno di cure e di attenzioni, di piccole accortezze per essere valorizzati, di consigli specifici per sprigionare tutto il loro fascino. Quegli stessi capelli che quando voglio lasciare liberi di essere ciò che sono – espressione di una femminilità non scontata, di una natura dedita al mare e alla musica e al desiderio di ballare e alle cose vere – accudisco anche a casa (e non solo in salone) con Kérastase Curl Idéal. Lo sapevate che i prodotti vanno scelti sulla base della tipologia di riccio? Che un po’ come quando andiamo in un camerino a provare quel paio di jeans, ci sono ...

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MILANO, FAMMI SENTIRE A CASA

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Si accettano cene a base di carboidrato violentissimo, margarita, mazzi di tulipani e tulipani a mazzi, pedalate, private sale, corsette a Parco Sempione con annessa seduta dal parrucchiere cinese con piega a sette euro, psicoterapia di gruppo, sushi, hamburger e una porzione di NY cheescake della Lulu per colazione, letti e brandine, e divaniletto, parcheggi […]

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DEL TEMPO RITROVATO

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Il mio lavoro mi lascia molto tempo libero. O meglio a volte mi lascia molto tempo libero, altre volte mi fa solo sognare di poter fare una lavatrice a casa mia, davanti al mio armadio, stesa sul mio letto mentre guardo un film su Sky aspettando che lo smalto asciughi. O meglio a volte mi […]

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HEY LAURA, IT’S ME

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E’ lunedì sera, lì fuori. E anche qui dentro. La casa profuma ancora di vernice fresca. Una pila di libri che non hanno trovato posto sui ripiani bianchi della libreria giace a terra, accanto a una vecchia foto regalo di una persona speciale. Ci sono cuscini ovunque: sono una specie di ossessione per me. Una […]

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UNA TURISTA A ROMA #LVCITYGUIDE

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Sono molto fortunata perché abito in una città che amo profondamente. Di un amore consapevole, così come dovrebbe essere l’amore sempre. Quel tipo di sentimento che conosce i limiti, i punti deboli, le mancanze e nonostante tutto: vive. Quel tipo di sentimento che a volte diventa ingombrante perché sarebbe più facile muoversi – cambiare, spostare […]

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FREEDOM

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Siamo nati credendo che i confini non esistessero. Che non ci fossero limiti al nostro camminare: noi la generazione che prenota i biglietti aerei stando a letto in meno di tre minuti. Quelli che viaggiano in luoghi che già solo ai nostri genitori sembrano irraggiungibili. Noi – quelli che hanno studiato a Roma, sono andati […]

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BROOKE, WHATSAPP E IL CORAGGIO DI ESSER PAZZI

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Se faccio questo pensa questo. Se dico questo invece pensa quest’altro. Se rispondo così non vorrei pensasse così. La virgola la metto? Si, metti caso che poi reagisce così. Mh. Sia mai capisse che mi piace, eh. Non vorrei disturbare. Forse non è a casa. E poi c’è XFactor e si sa – uno mica […]

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COS D’INVERNO, DI NATALE E MARLON BRANDO (SEMPRE LUI)

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PORTATEMI A SOGNARE. PORTATEMI A NY

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 – Per ciascuno, per chiunque, un mito diverso, la testa di un idolo con occhi di semaforo che ammiccano un tenero verde, un cinico rosso. Questa isola, galleggiante su acqua di fiume come un iceberg di diamante, chiamatela New York, chiamatela come vi pare: il nome non importa poiché, arrivando dalla maggiore realtà dell’altrove, uno […]

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DI METROPOLITANE. DI STRADE. DI CERTEZZE (POCHE)

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sono qui, in un vagone della metropolitana di Londra circondata da frammenti variegati di umanità privi di alcun legame l’uno con l’altro, scollegati tra loro se si esclude la condivisione di questa piccola porzione di spazio. Per di più momentanea. Per di più intrisa di quell’inconfondibile odore di ferro che in qualunque parte del mondo […]

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HAI DETTO MEZZO TACCO?

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Ci sono le scarpe comode. Ci sono le scarpe da sesso. E poi ci sono le scarpe moda che in un solo paio riescono a condensare l’antitesi stessa della comodità e del desiderio sessuale di tre generazioni di uomini etero. Quest’anno – o meglio questo mese – è il momento del mule (sabot solo se […]

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SI PARTE SOLO PER TORNARE

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T orno a scrivere perché è la cosa che mi riesce più facile fare. Perché le origini non bisogna dimenticarle mai e non importa quanta strada le nostre gambe riescano a fare e quanto lontano possano portarci, bisogna tener bene a mente quando è il momento di rincasare fosse anche il cuore di una notte. […]

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MONOLOGO SULLA TRASPARENZA

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Giorni mesi e settimane che è tutto un parlare e un chiacchierare della trasparenza sul web e sul magico mondo delle blogger. E mentre in America – che ammettiamolo sono delle capre in tante cose che Dio o chi per lui ce ne scampi – in altre cose stanno avanti di un paio di anni […]

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